Tracciabilità dei pagamenti: primi spunti operativi

Il Decreto Legge 31/05/2010 n.78 ha riportato il limite per l'uso del contante ad euro 5.000; si riportano brevi considerazioni su questa nuova misura.

Nell'ottica della lotta contro il riciclaggio del denaro sporco e contro l'evasione, il Governo Berlusconi ha ripristinato il limite all'uso del contante ai livelli del 2006, come inizialmente deciso dal Governo Prodi.

Si tratta, quindi, di una decisione bipartisan che, secondo le intenzioni  di tutti dovrebbe far emergere parte dell'economia sommersa e limitare il riciclaggio del denaro illecito.

Il nuovo limite all'uso del contante è euro 4.999,99. Il Decreto Legge, infatti, parla di uso di mezzi tracciabili a partire da euro 5.000 (compresi).

Considerando che il D.L. è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.125 del 31/05/2010, le nuove norme sono in vigore dal 31 Maggio stesso.

I nuovi limiti valgono anche per le operazioni frazionate: si intende con questo termine un'operazione che è unitaria sotto il profilo economico ma che viene regolata in più volte con più versamenti inferiori ai limiti di euro 5.000 e in momenti diversi.

C'è da prestare particolare attenzione a queste fattispecie perchè vige molta confusione nell'affrontarle da parte della prassi: non ultimo il nostro ordine professionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in data 22/12/2009 aveva affermato che è lecito effettuare più pagamenti in contanti sotto la soglia limite per regolare un'operazione commerciale (frazionata) se questo comportamento non è dovuto ad una manovra "artificiosa" sfruttata per eludere i limiti dei 5.000 euro a transazione.

Si consiglia di prendere contatto con lo Studio per prendere in esame eventuali casi specifici, vista la difficoltà della nuova normativa attualmente in vigore.