Ancora adempimenti per le operazioni intracomunitarie

Sono stati pubblicati i decreti attuativi che sottopongono all'autorizzazione dell'Agenzia delle Entrate la possibilità di acquistare o vendere in Europa usufruendo del reverse charge previsto

Ancora un adempimento posto a tutela dello Stato per evitare frodi perpetrate tramite falsi acquisti/cessioni in ambito europeo poste da contribuenti italiani.

D'ora in avanti, infatti, l'Agenzia delle Entrate dovrà autorizzare preventivamente la possibilità per il contribuente dotato di partita iva di poter effettuare acquisti o cessioni cosidette intracomunitarie.

Con il DL 785/2010 si era previsto che in sede di apertura della partita iva il contribuente doveva manifestare il proprio intento di voler effettuare operazioni intracomunitarie e l'Agenzia delle Entrate poteva negare questa possibilità entro 30 giorni dall'inizio attività. Quindi in questo periodo il contribuente non potrà nè acquistare nè vendere beni in Europa. Dal trentunesimo giorno, se non vi sono controindicazioni, si potrà iniziare ad effettuare tali operazioni.

Per tutti coloro, invece, che sono già "attivi" al 31 maggio 2010 la questione è molto delicata perchè  sono previsti dei limiti oggettivi per poter effettuare operazioni intraue. Entro il 28 Febbraio 2011 si dovrà presentare un'apposita richiesta per essere autorizzati a poter svolgere acquisti o cessioni intracomunitarie.

 

Attualmente questi limiti NON valgono per le prestazioni di servizi intracomunitarie ma solo per gli acquisti e le cessioni di beni.

 

Si consiglia di contattare lo studio per poter effettuare le opportune valutazioni dei casi specifici che si potessero presentare.

 

Rif.S2430122010p21