Focus su: totalizzazione contributiva

Un'ottima opportunità offerta dalla Legge per coloro che hanno "accumulato" periodi di lavoro in gestioni diverse

Attualmente la vita "lavorativa" delle persone può essere molto variegata: durante gli anni si può passare dal lavoro dipendente al lavoro autonomo al lavoro a progetto e viceversa. Questo può portare ad accumulare contributi versati in diverse gestioni previdenziali previste per le tipologie di lavoro svolte, con difficoltà nel raggiungimento dei requisiti per poter andare in pensione ed avere perlomeno parte di quello che si è versato.

Per ovviare a questi problemi esiste l'istituto della totalizzazione che permette di unire i vari spezzoni contributivi per poter riprendere sotto forma di pensione i soldi versati ed anche per maturare il diritto alla stessa.

Importante è sapere che il requisito minimo per usufruire della totalizzazione è aver maturato tre anni di contribuzione presso una gestione assicurativa; tenere presente che le varie gestioni hanno ognuna particolarità differenti per cui, per esempio, per totalizzare periodi versati nella gestione della Legge 335, non occorrono tre anni solari ma tre anni di "contribuzione minima" che si raggiunge in base ai contributi inps calcolati su un reddito di riferimento.

Il risultato finale della totalizzazione è quello di poter ricongiungere a costo zero tutti i singoli spezzoni dei contributi versati con un notevole vantaggio in termini di rendita pensionistica calcolata.

Tutti i lavoratori possono usufruire della totalizzazione.

Vista la complessità della materia lo Studio è a disposizione per ulteriori chiarimenti.

 

 

Rif.S2405012011p21